Informazioni su Serenella

Dott.ssa Maria Serenella Pignotti Neonatologo Pediatra Medico-legale Perfezionato in Terapia Intensiva Neonatale Perfezionato in Neurologia Neonatale Master di II livello in Bioetica: l'incontro di filosofia, medicina e diritto Master di II livello in Psichiatria, psicopatologia forense e criminologia Albo dei Periti del Tribunale di Firenze n° 5510 Area Diritti del bambino AOU Meyer - Firenze Tel 055 5662545 fax 055 5662400 E-mail: m.pignotti@meyer.it

Il Tribunale è il posto di Avvocati e Magistrati…non di medici e psicologi

Quello è il loro posto. Lì lavorano loro.

Poi ci sono gli esperti.

Gli esperti possono portare testimonianza in Tribunale, ed avervi un ruolo, nell’ipotesi che esistano conoscenze scientifiche, tecniche o di altro tipo che possano aiutare Giudici ed avvocati nella ricerca della prova, per comprendere l’evidenza di un fatto in discussione.

Solo in questo senso!

Non vi è altro motivo per un professionista che non sia magistrato o avvocato di stare in Tribunale.

Non è il suo ruolo sociale!

Dato che il ruolo dell’esperto è fornire materiale al di fuori del normale campo di conoscenza della prova per assistere gli investigatori a comprendere l’evidenza con affidabilità e sicurezza, le cose di comune conoscenza non sono campo di testimonianza degli esperti. Continua a leggere

Come mai?

Caro amico, eccomi qui, con un po’ più di calma.
La risposta ai tuoi come mai?, è importante. Ho preferito lasciarmi tempo anche perché spero di contribuire, con un uomo intelligente come te, e attraverso di te, a sfatare miti ed i pregiudizi che pendono sulle teste di tutti noi, che contribuiscono ad un sacco di dolore, primo fra tutti quello dei bambini, ma, dietro, anche, il dolore dei grandi, ugualmente importante. Continua a leggere

La vera faccia della PAS

cosiddetta “Sindrome di Alienazione Parentale”, malattia assolutamente sconosciuta in Medicina, assente nei libri di testo, praticamente assente sul motore di ricerca PubMed, ad esclusione di 22 articoli, dei quali solo 14 attinenti e tutti dubitativi, ma tra cui, forse il più importante, a firma Norman Carrey, Editore Capo del Journal of Canadian Academy of Child and Adolescent Psychiatry, riporta chiaramente:
“la Sindrome di Alienazione Parentale è un esempio di sindrome che tenta di “inserirsi” di nascosto …..C’è una seria lobby per includerla nel DSM-5. ……..si tratta della medicalizzazione di un processo essenzialmente giuridico, un artefatto del procedimento giudiziario e la sua denominazione come “sindrome” la mette allo stesso livello, per esempio, dell’autismo. Con questo non si vuole sminuire il vissuto delle persone, bambini, madri e padri coinvolti in queste tristi dinamiche. Ma non tutto ciò che provoca stress psicologico deve diventare una sindrome o un disturbo psichiatrico” Continua a leggere

Le barbarie medioevali

Il video del bambino preso con la forza a scuola dove credeva di essere al sicuro, ha impressionato un’enormità di persone. La mamma è accusata di PAS e pertanto la cura è levarle il figlio per metterlo a “depurarsi” in una comunità prima di essere affidato al padre che lui non vuole vedere e dal quale dice di essere stato maltrattato. Così è stato detto e tutta l’italia ha sentito queste parole insieme alle sue urla disperate mentre chiedeva alla zia di aiutarlo e mentre chiamava il nonno. si è sentita anche il poliziotto “l’ispettrice di polizia” dire che la zia “non è nessuno”. Si è sentito un uomo dire “così fate peggio” (il medico? o forse il laureato in medicina, i medici hanno un codice deontologico). Ma la visione del bambino strattonato, preso di peso, con la camicia tirata da non riuscire a respirare, caduto per terra e trascinato per i piedi, tutti incuranti del male che sentiva, trattato peggio di una bestia, perchè neanche le bestie meritano tanto, sono state di una tale crudeltà che difficilmente le dimenticheremo. Continua a leggere

La Sindrome di Alienazione Parentale (P.A.S) modello e prototipo di violenza di genere: i dati scientifici e i rischi emergenti, l’inattendibilità e il pregiudizio

Nel 1985 un medico americano, Richard Gardner, descrisse la Sindrome di Alienazione Parentale, come una condizione psichiatrica di malattia mentale grave che affliggerebbe madre e bambino durante le cause di separazione/divorzio, una sorta di “follia a due” che avrebbe per vittima il padre. La madre eserciterebbe una campagna di denigrazione contro il padre cercando di distaccare il figlio da lui mentre il bambino, molto più di semplice vittima, parteciperebbe attivamente a tale opera diffamatoria, arrivando spesso a formulare false accuse di abuso sessuale. Tale sindrome fu “creata” proprio, con parole di Gardner in risposta “all’isteria dell’abuso sessuale”. Continua a leggere