Punire un neonato per punire la madre: il caso di Martina e di mille altre madri

Uno degli errori più  gravi e più diffusi dei Tribunali nei confronti dell’infanzia è confondere il genitore con il bambino o meglio dimenticarlo di fronte alla preponderante figura del genitore, e di conseguenza, in sostanza, per punire il genitore, punire il bambino: hai fatto questo: ti levo il figlio!!!.

Sulla base di tale atteggiamento, che tradisce una profonda disattenzione verso l’infanzia, accade che, a fronte di madri che si comportano male verso l’ex-marito, la famiglia, i figli venga loro tolto il bambino incuranti delle vere esigenze di quest’ultimo, di dove il bambino stia bene, di dove voglia stare, con chi, di quali siano le sue priorità che non necessariamente coincidono con quelle della legge; identica situazione può verificarsi per entrambi i genitori insieme oppure, anche se molto raramente, del padre. In sostanza, di fronte ad errori, situazioni discutibili etc dei genitori, soprattutto della madre, prima si porta loro via il bambino e poi si vede.

Come se quel bambino fosse un soprammobile. Dove lo metto sta!!! Lo spolvero ogni tanto, e poi ci penseremo! Continua a leggere

Quando meno te lo aspetti: il “minore” diventa ben maggiore degli adulti…

A chi parla degli “infradiciottenni” come “minori”, dimenticando che l’esatto termine sarebbe “minorenni” o “minori di età” e mostrando come, gira e rigira l’inconscio percorra strade imperscrutabili…..a chi ritiene che i bambini ed i ragazzi  siano “oggetti da curare” e non “soggetti di cura” perchè “manipolabili, plagiabili, influenzabili” da infiniti essere malvagi che girano loro intorno (generalmente le madri, ma a volte anche i padri)… fino a considerarli veri e propri “idioti morali“, nel senso inteso dai filosofi. Idioti perchè privi di cognizione e dello stato morale della persona umana, in quanto piccoli… o con lo stato morale delle persone “piccole”, mai definito … fino a farne oggetto di terapie violente di “resettaggio psicologico” internando in comunità chiuse, privando degli affetti, dei contatti, del tessuto sociale di appartenenza per il “loro supremo interesse“…. Continua a leggere

Il naturale legame madre-neonato

Il cucciolo d’uomo, come gli altri mammiferi, nasce con le competenze adeguate a nutrirsi e sopravvivere quando mantenuto vicino alla sua mamma. E’ in grado di muoversi, strusciare e raggiungere il capezzolo dove sfamarsi e trovare tutto il calore, il contenimento, il nutrimento che gli serve, esattamente come tutti i cuccioli che vediamo nascere, gatti, cani che dir si voglia. La mano dell’uomo nella natura deve servire a facilitare questi fenomeni naturali e ad eliminare il potenziale di danno e morte che la natura prevede ma non ad alterare il corso degli eventi. Questa neonata, semplicemente adagiata sul ventre materno, raggiunge da sola la mammella, il capezzolo, orientandosi nello sconcertante ambiente, ed inizia a cibarsi, con suzione e deglutizione adeguata senza alcun aiuto da parte degli adulti. Non riconoscere la sensorialità ed i comportamenti innati insiti in ognuno di noi porta solo a gravi danni, spreco di tempo e di risorse, infine a morbilità e mortalità assolutamente gratuite.

 

http://youtu.be/iIJcvATyM7A

Non si fanno piangere i bambini…..

I bambini non vanno lasciati piangere  nel loro letto, nell’intento di insegnare loro ad addormentarsi da soli. Questo altera l’armonico sviluppo del legame di attaccamento, alla mamma ed agli altri adulti accudenti, altera lo sviluppo della normale relazione di ricerca di accudimento, sostegno, fiducia nell’adulto, condizionando anche da grande la relazione sociale, con gli altri adulti. Continua a leggere

Quanto odio in quel “razza materna”…..

Mi addolora tanta incomprensione e tanta inquietudine!

Che c’è? Non siamo in guerra! E nessuno vince! Non si possono ascoltare opinioni diverse? Che malessere tremendo che si legge tra le righe……commenti compresi….

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