Quello è il loro posto. Lì lavorano loro.
Poi ci sono gli esperti.
Gli esperti possono portare testimonianza in Tribunale, ed avervi un ruolo, nell’ipotesi che esistano conoscenze scientifiche, tecniche o di altro tipo che possano aiutare Giudici ed avvocati nella ricerca della prova, per comprendere l’evidenza di un fatto in discussione.
Solo in questo senso!
Non vi è altro motivo per un professionista che non sia magistrato o avvocato di stare in Tribunale.
Non è il suo ruolo sociale!
Dato che il ruolo dell’esperto è fornire materiale al di fuori del normale campo di conoscenza della prova per assistere gli investigatori a comprendere l’evidenza con affidabilità e sicurezza, le cose di comune conoscenza non sono campo di testimonianza degli esperti.
Per quelle sono più che sufficienti avvocati e magistrati, che hanno, in genere, vogliamo sperare, una capacità di esser super-partes che, non necessariamente, gli esperti hanno.
Un esperto si qualifica in base alla sua conoscenza, alle capacità, all’esperienza, al curriculum, alla preparazione accademica, alle ricerche… in quel preciso campo.
La testimonianza di esperti deve essere limitata esclusivamente al loro ambito di conoscenza, accuratamente certificato. E deve essere assolutamente limitata a quel capitolo scientifico. Altrimenti non ha senso. Ciò che è comune conoscenza può esser facilmente acquisito da un magistrato senza far riferimento ad alcuno.
Nel caso della PAS, in particolare, poiché l’etiologia (cioè lo studio della causa) e il suo trattamento (la coercizione dei contatti madre/figlio) sono fatti giuridici, non medici, la PAS non può essere oggetto di testimonianza medica da parte di esperti.
Non vi sono esperti di PAS perché la PAS non esiste!
Se vi è un comportamento non adeguato quello è materia di lavoro di Giudici ed avvocati, non di esperti di qualcosa che non c’è.
Gli esperti godono, inoltre, proprio in virtù del fatto che “rappresentano” la scienza, di un’aura di inviolabilità in Tribunale in relazione al loro esclusivo riferimento alla Scienza. Se la PAS non è Scienza e niente di scientifico la sostiene…come può esservi “esperto di PAS”??? e quindi “sussistere” una sua testimonianza?
Mentre i professionisti medici possono formarsi opinioni personali circa le cause ed il trattamento delle malattie dei loro pazienti pur sempre riferendosi strettamente alla scienza ufficiale, essi non possono attribuire colpe legali, pesare le evidenze sotto standard probatori o ordinare azioni legali coercitive o no, perché questo usurperebbe il ruolo del Giudice.
I criteri della PAS, fuori da tutti i canoni della scienza medica, diagnosticano in un modo che non può essere permesso né ammesso, la falsità o meno di un abuso e/o maltrattamento di un bambino, ascrivono colpe legali e ordinano sanzioni al di fuori di qualunque possibilità di accettazione da parte di un normale ordinamento.
I medici e gli psicologi non sono Magistrati e se si debbono sanzionare i comportamenti questa è materia dei Giudici, non degli “esperti di salute”. Le malattie non si curano (purtroppo) modificando i comportamenti (magari!!!). Il cancro, le psicosi, il diabete, le artriti….non si modificano con sentenze del Giudice.
Le sentenze modificano i comportamenti attraverso sanzioni, punizioni, non le malattie, purtroppo, e questo, pertanto, è ambito esclusivo della Magistratura.