1706 bambini milanesi tolti alle famiglie

 

“…Per non parlare dei 1.706 minori tolti solo lo scorso anno alle famiglie e affidati tout-court agli istituti. «Troppi, innegabilmente troppi». «A Milano c’ ‘è stata una ’istituzionalizzazione di massa. Perché è più facile mandare un bambino in istituto che seguirlo direttamente magari in un affido. Ma ora stiamo lavorando per arginare anche questo fenomeno». Parla Carmela Madaffari, dirigente dei Servizi Sociali del Comuni di Milano.  http://www.ilgiornale.it/news/assistenti-sociali-bocciati-milano-li-rispedisce-scuola.html 

«Alcune relazioni erano palesemente sbagliate – racconta la dirigente -. In alcune mancavano elementi che sarebbero invece stati fondamentali per decidere a quale dei due genitori affidare il figlio».E in alcuni, pochi – sottolinea la dirigente – casi è costretta a sollevare l’’assistente sociale dall’’incarico e a correre ai ripari. Perché c’’ era anche quello che affidava più volentieri i figli ai padri, o quell’’altra che aveva litigato con uno dei due genitori e aveva scritto una relazione a favore dell’’altro. «Guardi è l’’atteggiamento culturale che è sbagliato. Gli assistenti sociali hanno una formazione culturale che li fa sentire sicuri, troppo sicuri, come se loro avessero la verità in tasca. Invece la verità va cercata. Soprattutto quando si tratta di situazioni delicate come i minori e i problemi della famiglia».

1706 bambini, tolti l’anno scorso alle famiglie a Milano! Di tutte queste affermazioni mi interessa soprattutto questa!

E noi che abbiamo aperto le terapie intensive pur con tutti i  problemi di personale, di organizzazione, di “sterilità”…per non alterare il legame madre/bambino e madre/padre/bambino nelle sue fasi iniziali. Per agevolarne la naturale evoluzione. Le sale parto aperte ai padri, i neonati sani almeno per due ore in sala parto con la mamma, la suzione precoce al seno. Le terapie intensive aperte anche la notte. e anche ai fratellini, ai nonni. Le procedure dolorose effettuate in collo alla mamma. I bambini che muoiono, insieme ai genitori, in stanzine private. Ma veramente viviamo in un mondo schizofrenico. Di qua la pediatria e la scuola / di là il sociale ed i tribunali!

Ci vogliono far credere che a Milano ci sono 1706 coppie, quindi 3412 persone incapaci di fare i genitori. Il mestiere più antico del mondo e meno giudicabile del mondo visto che, ancora, il manuale del bravo genitore con un bel decalogo non è ancora uscito, e che, al di là di poche regole fondamentali che dovrebbero essere patrimonio di tutti (non si picchia, si cura nell’alimentazione, nel vestire, nei bisogni sanitari, si offre educazione scolastica, si conforta  etc…) esiste una variabilità di atteggiamenti e comportamenti che fa paura, che non è per forza “sbagliata”. E non necessariamente quello che io penso sia sbagliato lo è effettivamente per quella coppia genitore/bambino. Certamente la presunzione di aver capito quello che è giusto e quello che non lo è, la presunzione di ergersi al di sopra degli altri, di sentirsi “superiori” e capaci di giudicare gli altri è male diffuso ed a prognosi infausta. Difficile aggiornare su un atteggiamento di animo. Ben vengano dirigenti che rivedono il lavoro svolto, ben vengano revisioni dell’attività con corsi di aggiornamento obbligatori, ma il male fatto rimane fatto. E’ necessario pagare per il danno procurato agli altri, non ho mai capito perché pagino solo i medici. Ognuno deve esser responsabile del suo lavoro e, se causa ingiustamente danno agli altri, deve risarcire, esattamente come in ospedale. E per tutte le professioni, magistrati compresi.