Di fronte al prelievo forzato o all’obbligo di consegna di un figlio le reazioni umane possono essere le più varie e io non mi sento di condannare niente e nessuno, anche perché non so proprio come io reagirei.
E’ vero che contrastare la forza pubblica e riprendersi il bambino o non “consegnarlo” è un reato perché contraddice un provvedimento di un Giudice. Ma c’è provvedimento e provvedimento, ed il doversi coercitivamente separare da un figlio è talmente grave ed inumano che difficilmente può essere giudicato e “catalogato”. Una gatta, una leonessa, una tigre, una cavalla reagiscono con violenza inaudita di fronte a chi porta via loro un cucciolo, fino a morire! E questo è programmato nei comportamenti innati insiti nel nostro DNA, probabilmente tramandato da migliaia di anni di evoluzione ed è comportamento comune a tutti i mammiferi. Tale comportamento di difesa della prole è fondamentale visto che serve alla conservazione della specie. Né il gatto, né il cavallo, né il leone, né il maschio della tigre hanno un analogo comportamento. Il cervello di una donna, all’atto del parto, subisce, per opera della cascata di ormoni, cambiamenti anatomici e funzionali che ne alterano il comportamento verso lo sviluppo di un atteggiamento di difesa e di accudimento della prole. Anche quello di femmine vergini, viene modificato dalla presenza di cuccioli, ma in modo più lento e tempi maggiori, e così anche quello dei maschi, ma in modi e tempi ancora differenti. Quando nasce un bambino nasce una mamma! E mamma resterà per sempre, anche se il figlio muore. Le donne più pavide e insignificanti diventano delle belve feroci dopo aver partorito un figlio se lo devono difendere, non hanno più paura di niente, tese solo a difendere il figlio ed io non mi sento di condannare alcun comportamento ostativo della forza pubblica quando essa ti porta via un figlio.
Questi comportamenti, legami, rapporti sono talmente intimi e profondi, così legati alla parte più antica e profonda della nostra umanità, da non essere facilmente codificabili. Questo dovrebbe essere insegnato nei Tribunali ai giuristi da consulenti “veri”, che conoscono, veramente, la scienza e la biologia. Tutto diventerebbe più facile se la scienza, quella vera, non le fandonie, fosse contrapposta i pregiudizi medioevali.
I figli si levano ai genitori, ed in particolare alla madre, SOLO se si teme per la loro sopravvivenza in vita o per grave abuso, ed anche in questo caso…non è il bambino che lascia la famiglia se con questa ha un rapporto di tenerezza, amore, dipendenza, cure, ma è il Sociale e la Giustizia che “entrano” dentro la famiglia vi si installano e difendono il bambino fino a quando non si abbiano le prove inequivocabili di una impossibilità al recupero di un rapporto di tutela da parte della famiglia di origine. E queste enormi, inusuali e rarissime deficienze di una famiglia in toto, o della madre, devono essere, negli anni, anche confermate per raccomandare un proseguimento dell’allontanamento.
La famiglia non è sostituibile da niente! Non vi è alternativa alla famiglia per l’essere umano in via di sviluppo.
E nella famiglia, la madre, in particolare, non è sostituibile. Non c’è matrigna al mondo che possa far da madre, non c’è suora, educatrice, puericultrice, non c’è padre che possa sostituire la madre. I bambini devono stare con la loro famiglia, se la famiglia è disunita i bambini devono stare con la madre. Ed i padri devono aiutare la mamme a fare le mamme, perché la mamma non è sostituibile. Il padre si può fare anche da lontano, come dimostrano migliaia di anni di storia, la mamma no! Un padre che leva la mamma al suo bambino non è un bravo padre, un padre che combatte per la custodia esclusiva non è un bravo padre. Un padre che così possa esser chiamato, non leva la mamma al suo bambino!
Con la mamma si soffre meno, si muore meno, ci si ammala meno, ci si cura meglio, le potenzialità sono aumentate. Perché la natura ha programmato le madri per questo. Difficilmente le mamme sono orchi! E fanno del male. Perché viene dalla pancia, non solo dalla testa, la difesa del proprio bambino. Non si levano i figli alle mamme. Il danno per la società sarà enorme e imperdonabile. Le mamme si aiutano! Non si levano loro i figli.
E tutti questi inutili test, queste CTU, queste relazioni che di scientifico non hanno niente, che di “esperto” non hanno niente devono essere bandite dai tribunali, diventati ormai luoghi di tortura per i bambini, niente altro!. Nessuno rispetto per la loro volontà. In quanto piccoli non hanno voce! Eppur ci si riempie la bocca di “ascolto del minore” nei convegni.
Per favore, chiamiamo padre chi se lo merita, rimettiamo a posto il ruolo della madre e del padre, ognuno al suo posto, complementari ma non intercambiabili, leviamo la parola a chi fa tanti soldi sulla pelle dei bambini, senza avere né la cultura, né la ragione, né il buon senso per occuparsi di affari di famiglia, gli affari più importanti di tutti. I veri affari, gli unici, forse, affari che contano! Gli affari per i quali, dovrebbe bastare il buon senso, l’umanità, la compassione e dove invece campeggia la speculazione, l’ingordigia, l’ignoranza culturale, un odio ed un disprezzo verso le donne, verso l’infanzia, verso il destino della comunità sociale intera che veramente fa specie, e fa pensare….ma che madri hanno avuto questi signori? che figli sono stati questi signori per pensare che la mamma non sia importante, per pensare di poterla sostituire con qualcun altro, sia esso il padre, la suora, l’educatore. I bambini devono stare con le mamme, non ci sono altre soluzioni. Le mamme devono aiutare il rapporto dei figli col padre, non ci sono altre soluzioni. Tutto il resto è un gravissimo errore contro natura!