Per favore non dite che è abbandonata……

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Un giornale di Firenze,  La Nazione, titola a piena pagina una gran bella notizia: una bambina nella culla del progetto Ninna Ho, uno splendido progetto nato in varie città italiane per procurare una posto caldo dove mettere un piccolo bambino in modo che altri se ne possano prendere cura, fornendogli le migliori cure, le migliori del mondo, quando una mamma non può tenerlo. Una bella culla calda e confortevole, controllata da videocamere che ne trasmettono stato e movimenti al personale di un nido, abituato e nato per curare i neonati.

Una storia bella di amore e accoglienza, di cure e di speranza, una storia di Natale, insomma e delle più belle!

E perché quindi parlare di abbandono? Perché chiamare la bambina, la “neonata non desiderata“! Chi l’ha detto? Che vuol dire? Che significa?

Ci deve essere uno sbaglio, un errore di trascrizione, un errore di comprensione!

Cara Maria, così ti voglio chiamare con uno dei i nomi di donna più belli e profondi della nostra antica cultura…cara Maria, grande dono di Natale che la tua mamma ha fatto a tutti noi, non ti confondere, non sei una bambina “non desiderata“, né tanto meno “abbandonata“.

Quella splendida donna che ti ha portato in seno per nove mesi e che ti ha, sicuramente tra dolore, paura e difficoltà perché così è, per tutte, partorire un figlio, partorito e forse anche il tuo babbo (perché no?, chi ha detto che un padre non ci sia?) hanno semplicemente e forse con immenso dolore capito che non avrebbero potuto essere per te quel meraviglioso nido d’amore che è una famiglia per il suo bambino.

Forse hanno sicuramente e solo e drammaticamente capito che non sarebbero stati all’altezza; che non avrebbero potuto offrirti quello che meritavi; non ce l’avrebbero fatta;, forse sono malati, soli, tanto poveri, disperati!

Non credere Maria a chi ti chiama “non desiderata“! Queste sono cose brutte che dicono gli adulti che non sanno più vedere il mondo con gli occhi dei bambini. Io non voglio che ti sia detto questo!

Tu sei una bambina molto amata dalla tua mamma e forse dal tuo babbo, altrimenti cara Maria, non avrebbero cercato quell’incredibile angolo di mondo per riporti al caldo ed alle cure di chi ti vorrà tanto bene, di chi sicuramente troverà per te i migliori genitori del mondo, di chi ti aiuterà a superare questo difficile momento per darti il miglior futuro possibile: quello di una donna serena, forte, in salute, capace di vivere bene e di fare del bene, capace di essere una brava cittadina del mondo.

Cara Maria, quando sarai grande saprai che, se chi ti ha messo al mondo avesse voluto abbandonarti, ben diverso sarebbe stato il tuo destino. Se davvero tu fossi stata “non desiderata” difficilmente saresti sopravvissuta qualche ora.

Caro piccolo dono del cielo, sii felice perché sei una bimba profondamente amata!

Amata dalla tua mamma che ha scelto per te, forse proprio un destino migliore, migliore probabilmente anche del suo.

Amata forse anche dal tuo babbo, che a volte non c’è ma molte volte c’è e anche lui può non farcela, non essere capace, essere solo, essere malato.

Amata da chi ti ha accolto, quei medici ed infermieri che già hanno fatto di tutto per te.

Amata da chi ha ideato, pensato, attuato il progetto Nanna Ho, con tutto il suo incredibile e profondo significato.

Amata da chi ha dato spazio, investito soldi, creato strutture perché tutto funzionasse.

Amata dai Giudici che ti troveranno i due genitori migliori del mondo che forse già ti aspettano da tempo immemorabile.

Amata da questa nuova famiglia che ti accoglierà.

Amata da noi che leggiamo la tua commovente storia.

Cara Maria, ho lavorato tanti anni nelle sale parto di Torregalli, Careggi, Empoli….ne ho viste di mamme che lasciavano i loro bambini!

Cara Maria, non ti confondere con chi ha il giudizio facile sulle labbra, con chi non comprende il peso di due parole sull’anima di un bambino, di chi non soppesa il dolore che una parola può infliggere ad una creatura, non è così! ….Spesso queste mamme hanno storie alle spalle così difficili, così complesse, così tremende che non posso spiegarle e raccontarle ad una bambina come te.

Solo questo ti dico: spesso l’amore di una madre cavalca sentieri difficili che non a tutti sono comprensibili e che nessuno dovrebbe permettersi di giudicare. Spesso una mamma vede così al di là che chi ha lo sguardo corto non vede il bersaglio. L’amore di una mamma spesso è imperscrutabile e non tutti sono in grado di  comprenderlo.

Il dolore che ho visto nei visi di donne “costrette” a lasciare i loro figli è scolpito nel mio cuore e non mi permetto di dire loro niente, ma anzi Esse mi hanno insegnato che, a volte, il lasciare il proprio bambino al sicuro, in un posto adeguato e rinunciare a lui pur di vederlo star bene sia l’atto di amore più grande del mondo! Il vero, profondo, universale amore materno!

Un amore infinito del quale niente può essere detto!

Così Maria, quando da grande tornerai sulle tue radici, perché i figli fanno sempre così, scorda quei due aggettivi: “abbandonata e non desiderata“. Essi non si addicono alla tua difficile ma felice storia.

Tu sei una bimba amata e desiderata!

Amata così tanto da cercare una scappatoia difficile a situazioni forse incredibili e drammatiche, pur di darti la vita, la felicità, la gioia.

Corri felice verso la tua vita piena di quell’amore che ti ha messo in salvo! Sei il più bel regalo di Natale che la tua splendida mamma poteva fare a tutti noi!

Ed a Lei……. grazie, Signora.

Serenella, mamma e dottore dei bambini