Il cucciolo d’uomo, come gli altri mammiferi, nasce con le competenze adeguate a nutrirsi e sopravvivere quando mantenuto vicino alla sua mamma. E’ in grado di muoversi, strusciare e raggiungere il capezzolo dove sfamarsi e trovare tutto il calore, il contenimento, il nutrimento che gli serve, esattamente come tutti i cuccioli che vediamo nascere, gatti, cani che dir si voglia. La mano dell’uomo nella natura deve servire a facilitare questi fenomeni naturali e ad eliminare il potenziale di danno e morte che la natura prevede ma non ad alterare il corso degli eventi. Questa neonata, semplicemente adagiata sul ventre materno, raggiunge da sola la mammella, il capezzolo, orientandosi nello sconcertante ambiente, ed inizia a cibarsi, con suzione e deglutizione adeguata senza alcun aiuto da parte degli adulti. Non riconoscere la sensorialità ed i comportamenti innati insiti in ognuno di noi porta solo a gravi danni, spreco di tempo e di risorse, infine a morbilità e mortalità assolutamente gratuite.